Sentenza tripla… con carpiato rovesciato…

… ovvero come cavarsela sempre d’impiccio anche davanti alle cose più turpi dimostrate sul suo conto…

Finalmente è arrivata la sentenza sul processo Berlusconi-Mills (chissà perché sui media ce l’hanno venduto come “processo Mills”?)… e ancora una volta il nostro (sic) presidente del consiglio si rivela per quello che è… un venditore di aspirapolveri con l’aspirapolvere rotto (mitico Luttazzi)… con una spiccata predilezione per la corruzione di qualsiasi natura…. ha comprato giudici (lodo mondadori, è stato dimostrato che da conti Fininvest partirono le mazzette transitate sui conti di Previti e arrivate ai giudici per farsi dare la Mondadori)…. ha comprato politici (craxi, tangente All-Iberian) in cambio di leggi… ha corrotto la Guardia di Finanza (tangenti pagate da Fininvest che lui non sapeva venissero pagate :-D…  eccezionale veramente)… ha anche versato regalie alla mafia (vedi alla voce pizzo) affinché lasciassero in pace la Standa in Sicilia…

e tutto questo (a parte l’ultima voce) riceve una ulteriore conferma dall’ultima sentenza che- in ordine cronologico- lo riguarda.

… vediamo come…

Dice la sentenza: «Emerge con chiarezza che le deposizioni di Mills nei procedimenti n. 1612/96 e 3510+3511/96 erano state quanto meno reticenti».

A cosa corrispondono questi procedimenti? Il 1612 è quello riguardante la Guardia di Finanza, mentre gli altri due riguardano la All-Iberian. Vediamo un po’ cosa vuol dire in soldoni…

Nel primo caso è stata accertata la corruzione ma nei tre gradi di giudizio non si sono raccolte sufficienti prove del legame fra Berlusconi ed i suoi manager corrotti, quindi Fininvest ha corrotto ma “forse” il capo non ne era a conoscenza (rimarrebbe forse anche da spiegare come mai Massimo Maria Berruti, poco tempo dopo le ispezioni in Edilnord da lui capitanate in qualità di ufficiale della G.d.F., passa armi e bagagli al servizio dell’ispezionato). Le prove non sono state sufficienti anche perché mister B. ha pagato David Mills per dire il falso o per tacere il vero.

Nel secondo caso, i fatti relativi all’illecito finanziamento a Bettino Craxi da parte di Fininvest tramite All Iberian sono definitivamente provati, visto che la sentenza di primo grado, di condanna dei vertici della società e fra essi di Silvio Berlusconi, non è stata riformata nel merito, ma per intervenuta prescrizione. La All Iberian era stata costituita dal gruppo Fininvest ed utilizzata quale tesoreria delle altre offshore inglesi costituite per conto del medesimo Gruppo e dallo stesso finanziate tramite Principal Finance. In questo procedimento, il ruolo di Mills è stato -lo dice la sentenza- quello di eludere le domande  sulla vera proprietà delle società offshore (tra le quali All Iberian, Universal One e Century One).

Riassumendo… la tangente miliardaria All Iberian a Craxi è stata pagata. Ma Mills (il costruttore dell’architettura societaria offshore della Fininvest),  ha coperto Berlusconi non dicendo che quelle società, da cui la tangente è partita, erano parte integrante della Fininvest di mister B.

Quindi possiamo tranquillamente affermare che questa sentenza vale il triplo… ha corrotto un testimone (Mills), che gli ha permesso di farla franca in altri due procedimenti (“Guardia di F.” e “All Iberian”), per un totale di tre reati… complimenti, HAI VINTO UN ORSACCHIOTTO!!! Venghino siore e siori, chi sa fare di meglio?

P.S.: Sua Maestà, stia pure tranquillo, fra i sudditi non c’è nessuno stupore… semmai ammirazione… e poi c’è il lodo alfano (dal nome del cameriere) a proteggerla…

Benedetta Sicilia…

Parlando di censure e di informazione omessa, mi preme riportare la sintesi di un articolo apparso ieri (l’altro ieri per chi legge ) sul Financial Times a firma di un giornalista inglese, che non ha neanche il benemerito cognome di origine italiana che giustifica il suo ficcanasare così a fondo in faccende nostrane.
Guy Dinmore ci spiega un po’ di cose sull’eolico in Italia, e come – insieme all’energia solare- questo settore stia attirando le attenzioni della mafia, nella sua veste col colletto bianco.
Il motivo di tanto interesse starebbe nei finanziamenti concessi dal governo italiano e dall’Unione Europea per la costruzione di parchi eolici, nonché tariffe per l’elettricità da questi prodotta tra le più alte al mondo.

Energia verde intrappolata in una rete di affari illeciti

Come sentinelle giganti, decine di turbine eoliche si ergono lungo la catena montuosa nelle vicinanze della roccaforte del famigerato clan mafioso di Corleone, in Sicilia. Ma nonostante il forte vento che fa ondeggiare gli ulivi e gli alberi di fico, le imponenti pale delle turbine rimangono immobili da oltre un anno ormai.
Più a ovest, vicino il porto di Trapani e l’antica collina di Salemi, altri due parchi eolici sono analogamente congelati.

Chi ha approvato, costruito e venduto questi progetti sull’ energia rinnovabile – sviluppati sulla base di sovvenzioni pubbliche – è ora sotto l’ inchiesta di un pool di magistrati anti-mafia, che sta cercando di seguire le fila del tentativo della criminalità organizzata di entrare nell’ambito di attività economiche regolari.
Come ha dichiarato un funzionario: “La Sicilia ha la benedizione del sole e del vento, ma è anche maledetta dalla mafia”.

Le multinazionali stanno iniziando a scoprire qualcosa che è ben noto agli investitori italiani: nascosto sotto il più generoso sistema europeo di incentivi – costituito da “crediti verdi” i responsabili dell’inquinamento industriale devono acquistare – esiste una rete di corruzione e loschi affari.

Rossana Interlandi, recentemente nominata capo del dipartimento ambiente in Sicilia, spiega che i responsabili dei progetti – che chiama “speculatori” – sono stati attratti dal fascino di una legge che obbliga l’operatore di rete nazionale a pagare i proprietari delle centrali eoliche anche quando queste non producano di energia elettrica.
I funzionari ammettono che alcuni parchi eolici non stanno fornendo energia elettrica perché alcuni operatori sono in attesa di essere connessi alla rete e di un potenziamento del collegamento via cavo che collega la Sicilia alla terraferma.
Nonostante una profusione di progetti in tutta l’Italia meridionale, il paese si trova agli ultimi posti della classifica in termini di produzione di energia eolica.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Eolica spiega che in Italia la rete eolica esistente ha generato solo 1,2% di energia elettrica nel 2007, rispetto a quasi il 20% in Danimarca e il 9,8% in Spagna.
Alcuni parchi eolici in Sicilia sono stati costruiti male, come uno nell’area di Corleone che, secondo quanto afferma un industriale, starebbe cedendo.
La Dottoressa Interlandi definisce il numero di parchi eolici in Sicilia: sarebbero 30 (anche se gli industriali affermano che la cifra è più alta) che producono un totale di 600 megawatt. Altre 60 centrali hanno ricevuto l’autorizzazione per ulteriori 1.800 MW, mentre è stata richiesta l’approvazione per altri 226 progetti, che lei dice non sarà concessa.
“Basta!” esclama lei, “troppi speculatori hanno fatto soldi sulle spalle del governo.” Vi è anche un crescente movimento di cittadini e sindaci locali che si oppongono a ciò che vedono come una deturpazione del magnifico paesaggio siciliano.
In realtà, il congelamento dei nuovi progetti è stato messo in atto sotto la precedente amministrazione di Salvatore Cuffaro, l’ex governatore della regione che si è fatto da parte un anno fa per prendere parte alle elezioni per diventare senatore in parlamento.
Solo due mesi prima l’onorevole Cuffaro era stato condannato dal tribunale di Palermo per aver aiutato la mafia in un caso riguardante il settore della sanità pubblica. In seguito a questa condanna gli sono stati dati cinque anni di carcere. Mr Cuffaro, ora senatore, ha presentato appello e il suo caso sarà rivisto questo mese.
L’impatto immediato del congelamento è stato quello di aumentare notevolmente il valore dei progetti già approvati.
Alla domanda di chi sia riuscito ad ottenere i tanto richiesti permessi la Dottoressa Interlandi ha indicato Vito Nicastri, imprenditore siciliano altrimenti conosciuto come “il signore dei venti” nei media locali, come colui che sembra aver avuto il maggior successo.
Il Financial Times ha trovato il Signor Nicastri a lavoro presso la sede della sua Eoli Costruzioni accanto al cimitero nelle vicinanze di Alcamo, una pittoresca città di collina fondata dai conquistatori arabi nel 9 ° secolo.
Prendendo un caffè il Signor Nicastri conferma di aver sviluppato la “maggioranza” dei parchi eolici in Sicilia, curando l’organizzazione del territorio, dei finanziamenti e di permessi ufficiali. Egli ha poi venduto i progetti per la costruzione a IVPC, società guidata da Oreste Vigorito, che è anche presidente dell’Associazione Eolica in Italia.
Signor Nicastri dice anche di aver lavorato su progetti di centrali eoliche che risultano in costruzione per la britannica International Power (IP); Falck Renewables, la filiale di Londra del Gruppo Falck con sede a Milano; IVPC e Veronagest, un’altra azienda italiana.

“Io non sono una prostituta per tutti. Ci sono altre prostitute per gli altri “dice Nicastri ridendo e citando altre multinazionali dell’eolico attive in Sicilia.
Il Signor Nicastri è inoltre citato, ma non accusato, in un documento giudiziario di 530-pagine visionato da FT che ha portato nel mese di febbraio all’ arresto di otto persone – funzionari locali, uomini d’affari e un presunto boss mafioso, tutti accusati di corruzione in un progetto di parco eolico. Gli investigatori che hanno tenuto sotto controllo il telefono di un funzionario locale hanno intercettato chiamate al Signor Nicastri.

Il Signor Nicastri è a conoscenza dell’inchiesta e della possibilità che possa essere di nuovo indagato, ma nega qualsiasi irregolarità.
“Pensate che possano arrestare un uomo pulito? Beh, io sono seduto a parlare con voi ora “ spiega “siamo un’azienda sana, con 100 dipendenti”aggiunge.
Per il Signor Nicastri e altri imprenditori siciliani l’ energia eolica è ormai fuori moda dal momento che il mercato è praticamente saturo. Il futuro, dicono, è il solare. Il Signor Nicastri ha già fatto domanda per l’ autorizzazione di nove grandi impianti di energia solare.
Tuttavia il governo regionale, sotto il controllo di Raffaele Lombardo, sta ora promuovendo un numero di micro-progetti che coinvolgono 5 milioni di persone in Sicilia, in modo che le singole famiglie e le imprese siano in grado di generare la propria energia eolica e solare. Parte della logica della strategia è di ridurre al minimo il coinvolgimento della mafia.”

ancora su Genchi….

… sperando di essere utile ad una migliore conoscenza di questa persona…

Gioacchino Genchi sospeso…

…dalla Polizia… la prima reazione è di assoluta incredulità…

l’attualità, la politica, la società sono argomenti di cui mi interesso da quando avevo i calzoni corti… a casa mia il tg era quasi religione, così come le trasmissioni di approfondimento delle informazioni… ed il nome di Genchi lo sentii per la prima volta riguardo alle indagini sulle stragi di mafia del ’92… veniva citato come uomo chiave nell’aiutare i magistrati a ricostruire gli scenari tattico-operativi dei mafiosi, fornendo una consulenza specializzata nell’estrazione di informazioni dai tabulati telefonici… negli anni a seguire ho sentito parlare spesso di lui, e sempre come una persona molto capace, competente, e soprattutto di indubbia terzietà. Potremmo riassumere il tutto in due parole: persona perbene.

Stasera apprendo della sua sospensione dalla polizia. E veramente non capisco. Credevo che almeno la polizia, l’istituzione Polizia di Stato (Stato, composto da tutti noi cittadini per chi se lo fosse dimenticato), che conosce bene il poliziotto Genchi, che conosce bene il curriculum di questo consulente di grande fama e reputazione, non lo “isolasse” ulteriormente… e che non vengano a raccontare che ci sono delle ragioni di opportunità in quanto la persona è indagata, perché altrimenti avrebbero dovuto sospendere anche tutti i poliziotti coinvolti negli scontri al G8 di Genova, che invece, a quanto risulta, in attesa del processo erano stati tutti promossi…

Ma quali fili avrà mai toccato Genchi, da meritare tutte queste accuse, queste infamità rovesciate addosso ad un uomo che in tantissimi dicevano essere un grande consulente, addirittura il migliore nel suo settore…

Beh, la scusa per iniziare la bagarre è stata quella della sua partecipazione in qualità di consulente di De Magistris all’inchiesta Why Not… ma non sarei proprio certo che il motivo sia quello… alcuni personaggi ed istituzioni di questa storia sono gli stessi della brutta storia delle stragi del ’92, della trattativa (poco presunta e molto probabile) tra Stato e mafia, dell’omicidio di Borsellino e della sparizione della sua agenda rossa… negli ultimi tempi abbiamo visto la richiesta di grazia per Contrada pochi giorni dopo la sua condanna definitiva per mafia… abbiamo visto un carabiniere, principale sospettato di aver sottratto l’agenda di Paolo Borsellino pochi istanti dopo l’esplosione della bomba, andare prosciolto (in maniera a mio parere poco chiara)….

Sembra quasi ci sia in corso il regolamento di conti finale, l’eliminazione degli ultimi personaggi scomodi che sanno qualcosa di più di quello che sappiamo noi sulle stragi del ’92/’93, stragi sulle quali si fonda la cosiddetta “seconda repubblica”… il silenzio, la reticenza di Contrada la ricompensiamo con la grazia, il lavoro sporco della sottrazione dell’agenda pericolosa coperto con una assoluzione…. e Genchi? Come lo mettiamo a tacere? Quello è onesto, mannaggia…. allora lo delegittimiamo, lo denigriamo e calunniamo oltre ogni limite, in modo da bruciare completamente la sua credibilità…. così, se anche avesse ancora voglia di occuparsi di quelle faccende lì, nessuno gli crederebbe più…

Queste sono solo mie supposizioni, congetture di nessun valore… ma è bene, ogni tanto, provare a guardare le cose da altri punti di vista….

Diario del saccheggio…

…è un documentario che spiega bene cosa è successo in Argentina e perché una nazione sia stata messa in ginocchio da politiche sbagliate che l’hanno portata alla bancarotta ed al sequestro di tutti i conti corrente dei cittadini di quella nazione… agghiaccianti le analogie con l’Italia… da non perdere…

Assolta Clementina Forleo

Da Rainews24 apprendiamo che la giudice Clementina Forleo è stata assolta dal procedimento disciplinare. Ne sono personalmente felice e credo sia stato incredibile quello che le è stato inferto per essersi occupata delle vicende dei soliti noti (con baffi e senza)…

Piccolo aggiornamento… vi giuro che ci avrei scommesso… la notizia è stata subito messa in basso sia sul sito del Corriere (al 4° posto) che su quello di Repubblica (8°posto), il che è abbastanza scandaloso visto che in tante occasioni (quando ancora doveva essere assolta) era stata in cima ai rispettivi siti web…

Pippo…

… ovvero dell’impossibilità di essere controllore e controllato allo stesso tempo…

È vero, se volete cambiare il mondo vi basta cambiare il significato delle parole. Le parole sono il mezzo per capire, per elaborare pensieri, sono lo strumento principe della nostra vita. Ma cosa succede quando se ne cambia il significato? Cosa succede quando, non potendo cambiare il significato, si cerca di modificare la “percezione” del significato delle parole?

Prendiamo ad esempio la locuzione “conflitto di interessi”.  La gente è ormai stanca di queste parole, le associa ad un qualcosa di negativo, un argomento “comunista”, una rottura di p..le insomma…

Non potendo cambiare il significato – conflitto è troppo “forte” per essere modificato- sono riusciti a cambiare la percezione.

Bisognerebbe però ricordare a tutti noi che il conflitto di interessi è sostanzialmente qualcosa che paghiamo coi nostri soldi (vedi caso rete4), con la nostra sicurezza (vedi leggi e leggine bloccaprocessi e anti-intercettazioni). Eppure ci sarebbero tante cose da fare no? Ma se io sono Presidente del Consiglio, e rischio di andare in carcere perché sò di essere colpevole, cosa faccio? Cambio la legge e mi paro il culo!!! Ovvio no? Peccato che, così facendo, oltre a liberare me libero anche un bel po’ di delinquenti… con tanti saluti all’ emergenza sicurezza… E poniamo il caso che io sia Presidente del Consiglio, ed anche padrone di una rete televisiva ABUSIVA, che da anni continua a trasmettere in regime provvisorio, cosa volete che faccia? Cambio la legge e mi paro il culo!!! Ed il costo di tutte queste leggi? Chi lo paga? Guardiamoci allo specchio e proviamo ad indovinare… Tutti questi soldi, invece che essere spesi per migliorare la nostra “qualità della vita” vengono spesi per parare il culo ad uno solo…

Vedi cosa può succedere quando ti cambiano il significato delle parole?

P.S.: Siamo spiacenti, i problemi del Primo Ministro vengono prima di quelli italiani. Anche di quelli che lo hanno votato…

Uguale per tutti?

Sembra ormai solo un proclama, una parola vuota per chi, povero cristo, è veramente incappato nelle maglie della giustizia italiana. Eppure il suo significato è fondamentale: vuol dire che io, tu ed il Presidente della Repubblica, davanti ad un tribunale abbiamo gli stessi diritti e siamo soggetti alle stesse leggi. Che non accettano distinzioni di nessun tipo.

Ovviamente, in molti fra voi stanno già pensando che questo avviene solo sulla carta. E purtroppo, non mi sento di darvi torto. È anche vero, però, che molti di noi non si interessano dei problemi della giustizia, e quando si vota senza essere informati, il paradosso di eleggere persone che non vogliono risolvere i problemi per i quali li hai votati si può realizzare facilmente. Fino a qualche tempo fà ci si poteva discolpare addebitando alla difficoltà d’informarsi la propria lagnusia (pigrizia nel dialetto augustano). Per questo voglio suggerirvi un blog… scoperto qualche giorno fà (con colpevole ritardo), scritto da quattro magistrati praticamente anonimi (a parte uno) e da tanti collaboratori, che spiega con parole semplici i problemi della giustizia in Italia usando un approccio a mio parere molto bilanciato. Vi invito a leggere la presentazione del blog e, se vi piace, a leggere anche i post su http://toghe.blogspot.com/