ancora su Genchi….

… sperando di essere utile ad una migliore conoscenza di questa persona…

Carbonara e crisi sub-prime: cosa succede ad intercettare

Come a scuotere la nostra coscienza di cittadini “nolentemente volenti” del terzo premierato di Berlusconi, arriva la notizia di un ritocco alla regolamentazione svedese in ambito di intercettazioni, che fa parlare di legge “Grande Fratello”.

È proprio così, prima ancora che ci lasciassimo cadere nella tentazione del “quasi quasi ci credo”, convincendoci che tutto sommato volemmo fortissimamente volemmo questa legge salva-privacy, siamo turbati da una voce contraria al “cosi’ fan tutti” generico e generalista che potrebbe metterci in pace con la coscienza una volta di piu’.

In Svezia, sì, proprio uno di quei paesi che a noi Italiani piace tanto etichettare con “loro si che sanno cos’è la democrazia”..dunque, proprio in quella Svezia lì da Gennaio 2009 potranno essere sottoposte a controllo e presentate ai giudici anche email, conversazioni e messaggi su telefoni privati e comunicazioni via fax.

Lo scorso 19 Giugno è infatti diventato legge il decreto che permette alla FRA, agenzia che sino ad oggi controllava solo le conversazioni militari, di sorvegliare senza limiti di frontiere il traffico internet privato nonche’ le conversazioni telefoniche allorche’ si ravveda una generica “minaccia esterna”.

Una buona parte del paese urla all’ORRORE, forse timorosa di essere colta in flagrante da qualche intercettatore perditempo mentre svela la ricetta segreta dello spaghetto alla carbonara – con o senza latte -alla nuora ( finalita’ che onestamente trovo abbastanza remota visto che il costo del solo adeguamento della strumentazione ai nuovi target sara’ di circa 100 milioni di euro).

Io cerco di documentarmi per vedere se è solo un caso e che noi non siamo, come direbbe qualcuno, ancora una volta in “leggera controtendenza”.

Scopro che in Gran Bretagna il ministero degli Interni sta considerando di sviluppare un sistema di sorveglianza specializzato per registrare in real-time ogni tipo di attività elettronica intrapresa dai cittadini.

Il piano, che quasi sicuramente passerà in Parlamento – sì, anche questo uno di quei paesi che “certo, li è la patria del liberalismo…” – prevede un esborso economico altissimo per permettere la creazione di un cervellone centrale che possa salvare e rendere utilizzabili dati provenienti da intercettazioni telefoniche e internet, nonché dal browsing e dal traffico di comunicazione di ogni singolo individuo.

Mi guardo ancora in giro e mi dico che la fuga del supposto messaggio inviato a Cecilià la notte prima delle nozze dovrà pur aver indispettito Sarkozy contro le procedure ficcanaso, e invece anche lì scopro che dal Maggio 2007 è stata lanciata in Francia una nuova piattaforma per l’intercettazione di tutti i dati contenuti in messaggi testuali, conversazioni al telefonino e via email e i movimenti via internet. I servizi di sicurezza sono da circa un anno in grado di sapere chi ha contattato chi, quando, dove e, con un semplice click, possono ottenere dagli operatori telefonici la lista di chiamate di qualsiasi utente insieme ai suoi dati personali ed altre informazioni su dettagli bancari.

Ebbene, vogliatemi riconoscere che un leggero “anticonformismo” il nostro disinteressato governo lo denota…

Penso a quello che succederebbe non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo se tutti seguissero la nostra controtendenza. Lo sapete vero che due signori di Bear Stearns – banca d’investimento statunitense, vittima illustre del credit crunch poi rilevata da JP Morgan con il sostegno della US Federal Reserve – sono stati accusati di frode a danno di clienti ai quali hanno venduto deals del tutto “bacati”?

La frode sta nel fatto che Tannin e Cioffi erano da mesi consapevoli del cattivo investimento che andavano a proporre, e si divertivano a commentarlo allegramente nelle telefonate ai colleghi. La US Federal Reserve li ha beccati proprio grazie alle intercettazioni.

Questo a dimostrazione che certi controlli potrebbero salvarci in futuro da fregature mondiali come quella dei mutui sub-prime…

E sinceramente chi se ne importa se tutto il mondo cucinerà la carbonara allo stesso modo, un prezzo si dovrà pur pagare.

Il ghigno di Joker…

È leggermente inquietante la somiglianza fra il nostro ministro della giustizia e quel personaggio di Batman, il Joker… hanno entrambi un ghigno che non ispira fiducia…

Ma quello che ancor meno mi ispira fiducia sono le sue parole. Delle due l’una… o ci è o ci fa.

Nel primo caso (ci è) dimostra una ignoranza sui fatti del Santa Rita che è quantomeno disdicevole, per uno che di mestiere fà il Ministro della Giustizia. Dovrebbe sapere, il Joker, (sempre che legga almeno uno dei due quotidiani italiani più importanti) che le indagini sono cominciate per il sospetto di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e per “falso in atto pubblico”.

Entrambe sono pene punibili con un massimo di anni sei di reclusione e quindi per le quali non verrebbe autorizzata nessuna intercettazione. Quindi non si sarebbe sollevato il velo su una strage di queste dimensioni, e questi medici avrebbero continuato indisturbati.  Il ministro ombra (che sembra più un’ombra che un ministro) prova a ricordare a Joker la verità, ma lui alza la voce e va avanti… e questo mi fà propendere più per la seconda ipotesi…

Seconda ipotesi: ci fà. E neanche questa è bella… vuol dire che è consapevole che questa legge (oltre ad aiutare il suo Padrone) aumenterà il numero degli impuniti che gireranno per le nostre strade, e non può dircelo, perché altrimenti dovrebbe spiegarci anche come mai (a parole) il governo si proclama impegnato contro l’ emergenza sicurezza… e questo è un bel dilemma perché la logica non permette soluzioni.

Vi sentite più sicuri? O forse sono solo i disonesti fra noi a sentirsi più sicuri di farla franca?

Al cittadino/a  l’ ardua sentenza…. (anche se hanno ampiamente dimostrato di fottersene delle nostre opinioni).

Intercettazioni? Che brutta cosa…

Approfitto del passaparola di Marco Travaglio per chiarire un po’ cosa succederebbe se passasse l’intenzione (per ora) del capo del governo di vietare le intercettazioni della magistratura, limitandole solo ai reati di mafia, camorra, ‘ndrangheta e terrorismo. Altro che “emergenza sicurezza”…